L’ASPIRAZIONE NELLA LOTTA CONTRO IL VIRUS

In questi anni in cui abbiamo dovuto fare i conti con la pandemia di COVID-19 è stato doveroso porre più importanza alle pratiche di pulizia professionale e di igiene che vengono messe in atto ogni giorno in strutture medio grandi in cui si presenta la convivenza di un alto numero di persone.

Ogni superficie che tocchiamo (maniglie, interruttori, corrimano, banconi, etc) è potenzialmente contaminata da agenti patogeni in grado di contagiare le persone, ma oltre a queste superfici, quelle adiacenti, come i pavimenti, possono facilitare la trasmissione della malattia qualora le particelle di virus vengano trasferite nell’aria.

Secondo un corso di microapprendimento del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, è dimostrato che le particelle del virus SARS-CoV-2 possono essere spostate dall’aria e depositate su altre superfici.

Ecco perché nella pulizia dei pavimenti è così importante come primo ed essenziale passaggio l’aspirazione. Sui pavimenti, infatti, il metodo più veloce, efficace e sicuro è prima di tutto aspirare rimuovendo dal pavimento sporco e impurità, e dopo agire con la disinfezione chimica.

Un aspiratore può catturare e trattenere virus e patogeni, nonostante le particelle virali siano molto piccole e si attacchino a polveri e sporco, è necessario però che presenti almeno queste due caratteristiche tecniche:

  • filtri HEPA (High-Efficiency Particulate Air): trattengono il 99,97% di tutte le particelle, fino a una dimensione di 0,3 micron, o 300 nm.
  • filtri ULPA (Ultra Low Penetration Air) trattengono il 99,999% di tutte le particelle, fino a una dimensione di 0,12 micron, o 120 nm.

L’aspirazione non elimina completamente SARS-CoV-2, ma rende molto più difficile per le particelle virali entrare nell’aria dove possono essere respirate o essere trasportate su superfici sottoposte ad alto contatto.

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